Riserva di Pantalica in bici: storia e natura a pedali

La Riserva Naturale di Pantalica, in provincia di Siracusa, è collocata su un altopiano circondato da canyon formati dai due fiumi Anapo e Calcinara. La riserva di Pantalica è la necropoli più grande d’Europa ed è stata inserita dall’UNESCO nella World Heritage List grazie al suo valore naturalistico ed archeologico. Una delle esperienze da fare è scoprire questa stupenda valle in bicicletta.

Pantalica possiede una vasta necropoli di grotte artificiali e i resti di un’antica città, Giarranauti, sviluppatasi nell’età del bronzo e colonizzata successivamente da greci, bizantini e arabi. La necropoli è caratterizzata da un serie di 5.000 grotte scavate nelle rocce, a strapiombo sulla valle.

E’ la natura che avvolge il visitatore che entra nella Riserva, ma anche la sensazione di vivere in un luogo che prima di noi è stato attraversato e vissuto da migliaia di uomini di un passato che possiamo solo immaginare. La sua bellezza naturalistica deriva dalla meravigliosa oasi che è possibile ammirare. Troviamo esempi di flora come anemoni, orchidee, oleandri e carrubi, oltre a varie specie animali quali il falco pellegrino, la volpe e il granchio di fiume.

Per chi ama il turismo sportivo, uno dei modi migliori per esplorare Pantalica è sicuramente la mountain bike! Un modo diverso per trascorrere il fine settimana o per una bella giornata in famiglia. Sono diversi gli itinerari possibili, uno fra i quali è il sentiero ciclopedonale di Giarranauti, antico borgo tardo-romano immerso fra boschi di pinete.

Per le mappe dell’itinerario è necessario far riferimento alla guardia forestale. Il percorso ha la durata di circa 4-5 ore, è disponibile anche un servizio di guide specializzate. Il punto di partenza del bike tour è Contrada Palombazza, da lì si prosegue sino all’altopiano di Giarranauti. Sin dalla prima pedalata sarà evidente il fascino di un luogo speciale: saranno alcuni chilometri percorsi nella pace più totale, attraversando i boschi seguendo un comodo sentiero.

Lungo il percorso incontrerete, come avevamo precedentemente accennato, un Vicus: vecchio insediamento bizantino, formato da poco più di dieci case raggruppate intorno ad una chiesetta. A 500 m circa da questo villaggio si trovano delle vasche rettangolari scavate nella roccia, disposte su due livelli ma comunicanti, forse un tempo un abbeveratoio o un lavatoio, oppure una conceria. Da monete e resti in ceramica ritrovati in questa zona, si pensa che l’ultimo periodo in cui questo villaggio fu abitato sia il VI sec. d. C, lo stesso in cui sorsero gli insediamenti rupestri della vicina Pantalica.

Alla fine del percorso cercate sulla mappa, o chiedete alla vostra guida, il sentiero direttamente collegato con l’interno di Pantalica, da lì avrà inizio un’altra interessante esplorazione, immersi nella natura e nella storia. Le escursioni in bicicletta sono davvero piacevoli. L’area non è affollata e i percorsi sono puliti. C’è anche un servizio di noleggio gratuito con una quarantina di mountain bike di varie misure. Unico neo è la scarsità delle indicazioni lungo i percorsi, ma vale la pena vivere quest’esperienza emozionante in piena serenità e senza fretta.

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