L’area archeologica di Pompei, dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1997, riserva ogni giorno nuove ed entusiasmanti sorprese: in uno dei siti archeologici più famosi e importanti al mondo aprono ai visitatori, fino al 15 giugno, cinque nuove domus.
Grazie ai sapienti lavori di restauro, che hanno interessato sia le parti architettoniche che quelle decorative, sono state riportate alla luce dimore dense di arte. Assoluta novità per gli ospiti di questa meravigliosa zona pompeiana saranno la Casa di Giulia Felice e la Casa del Frutteto, nuovamente accessibili dopo molti anni.
La Casa di Giulia Felice, celebre dama di Pompei, si pensa possa essere stata un vero e proprio albergo con tanto di impianto termale, affittato per cure ed eventi, ed un bellissimo porticato con colonne in marmo. Qui la Soprintendenza ha ripristinato il funzionamento delle fontane, ritornate a zampillare! La Casa del Frutteto, invece, è celebre per i suoi affreschi da giardino e sorge in Via dell’Abbondanza.
Più piccola è la Casa di Marco Lucrezio, nelle vicinanze di Via Nola, ma non meno splendide e sofisticate sono le sue decorazioni, degne di una delle più facoltose famiglie della città. Protagonista di questo evento unico è anche la Casa della Venere in conchiglia, distrutta in parte dalle bombe nel 1943 e scavata nel 1952. In questa domus si può ammirare l’affresco che le dà il nome: una bellissima Venere adagiata su una conchiglia rossa mentre due amorini sono al suo fianco.
E infine la Casa di Octavius Quartius, dove scoprire due affreschi raffiguranti il suicidio d’amore di Tisbe e Piramo, e Narciso che si specchia nelle acque. Quest’ultima domus si sviluppa tra l’Anfiteatro e Via dell’Abbondanza.
In concomitanza con queste speciali aperture, al Museo Archeologico di Napoli è stata allestita la mostra “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei”, visibile fino al 30 settembre 2016. L’esposizione illustrerà il rapporto tra uomo e natura, un legame che si può evincere anche dalle pareti affrescate e dagli oggetti che arredavano i vari ambienti delle domus.
I cortili interni dell’importante Museo napoletano rifioriranno ispirati all’antico mondo romano, mentre nella Sala della Meridiana si potranno ammirare più di 100 reperti archeologici e racconteranno: Il paesaggio, Il giardino incantato, La natura coltivata dono degli dèi, Lo spazio della natura, La natura come segno e Natura morta.
Un affascinante viaggio nel cuore della storia che ha reso immortali un luogo incantato come Pompei. Davvero da non perdere!