ll 19 settembre a Napoli si celebra la festa di San Gennaro, patrono della città. Durante il rituale scioglimento del sangue presso il Duomo di Napoli si riversano centinaia di devoti partenopei e molti turisti, curiosi di assistere al singolare prodigio che abbraccia fede e folkore.

Da secoli ormai il contenuto dell’ampolla, che si ritiene essere il sangue di San Gennaro raccolto al momento della sua morte, si trasforma in liquido, un prodigio attestato da secoli.
Per gli scettici si tratta soltanto di un singolare miscuglio alchemico dalle proprietà fisiche facilmente replicabili. Per i fedeli, invece, è un vero e proprio orgoglio popolare, un’ampolla sacra in cui pulsa il cuore stesso di Napoli. Ma anche una sorta di sostanza profetica in cui leggere il destino della città.

Secondo la tradizione, il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani. Il rinnovamento del prodigio di San Gennaro, secondo i credenti, fortifica la fede, è segno di buon augurio e la reversibilità del contenuto delle ampolle dallo stato solido a quello liquido è un potente simbolo vivificante.
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