Le torri costiere in Puglia

Le antiche torri costiere disseminate lungo tutta la costa pugliese, da quella adriatica a quella ionica, sono alcune delle testimonianze storiche più importanti del periodo in cui la regione rappresentava la frontiera d’Europa, il ponte del mondo occidentale per l’Oriente. Come silenziosi guardiani in pietra, queste sentinelle del mare si rincorrono all’infinito definendo la prima linea difensiva contro le scorrerie dei pirati, dei saraceni e dei turchi. Oggi, andare a caccia di torri significa costruire un itinerario che vi permetterà di scoprire alcuni dei tratti costieri più affascinanti della Puglia, tra natura selvaggia, spiagge e calette da sogno!

Le coste pugliesi rappresentavano il fulcro delle attività commerciali del Mediterraneo, in quanto via di comunicazione del mondo occidentale con le coste balcaniche, la Grecia e le rotte marittime che portavano in Asia Minore. Ma, proprio per la loro ricchezza e perché costellate da grandi e piccole città portuali, le zone costiere erano oggetto di attacchi e scorrerie da parte dei pirati, dei turchi e dei saraceni. Per evitare episodi come il massacro di Otranto nel 1480, sotto il dominio spagnolo fu ideato il piano di costruzione di queste torri. La strategia difensiva che fu attuata dalla metà del 1500 prevedeva la costruzione di innumerevoli torri d’avvistamento in collegamento visivo tra loro, in modo tale da comunicare velocemente e permettere di avvisare in tempo le cittadine.

Roca Vecchia

Pian piano, anche grazie ai feudatari, il progetto fu portato avanti e le torri costiere incominciarono ad assumere una grande importanza: i luoghi vennero identificati con i nomi delle torri, nomi mantenuti tutt’oggi, e grazie alla loro posizione divennero punti di riferimento per i naviganti. La maggior parte di esse presenta una pianta quadrata, due piani, una scala in legno per accedervi (in seguito sostituita con un accesso in pietra, che tutt’oggi troviamo), feritoie e caditoie. In alternativa, veniva utilizzata la forma cilindrica. Le caditoie sono delle aperture nei ballatoi per permettere di lanciare pietre e liquidi , mentre le feritoie sono aperture strette all’esterno e larghe all’interno che agevolavano l’uso di armi. All’interno era presente anche una cisterna per l’approvvigionamento dell’acqua.

Torre Lapillo

Le torri, seppur armate, non erano considerate delle vere e proprie roccaforti, ma solo ed esclusivamente dei punti di osservazione e di comunicazione. Infatti, le cittadine nell’entroterra erano fortificate e anche nelle masserie incominciarono a comparire torri difensive nelle mura perimetrali. Le torri più alte (circa 12 metri) e antiche le ritroviamo sulla costa del Gargano e lungo le coste di Otranto e Gallipoli. Oggi ne rimangono solo 58, in quanto molte di queste caddero in rovina e altre furono “vittime” di bombardamenti durante la prima e la seconda Guerra Mondiale.

Torre Sant'Emiliano Torre Sant'Isidoro

Non esistono dei veri e propri itinerari da scegliere per andare alla scoperta delle torri costiere in Puglia. Trovato un punto di partenza, potete spostarvi liberamente da località in località. Molte delle torri si trovano a ridosso di alcuni dei posti di villeggiatura più famosi, altre immerse in oasi suggestive, strette tra natura selvaggia e il tipico mare cristallino che bagna le zone costiere. Le più suggestive le troviamo nel Salento. Da Torre Rinalda sulla costa adriatica a Torre Castiglione sulla parte ionica, questo inusuale tour delle antiche torri è un modo simpatico e diverso per vivere il territorio, per conoscere i luoghi e i paesaggi unici di una Puglia senza tempo, bella e affascinante!

Torri costiere in Salento

 

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