Napoli è la più grande pasticceria del mondo. Ci sono dolci in questa città che non si trovano in nessun altro posto: pastiere, babà, sfogliatella riccia, sfogliatella frolla, struffoli, cassatina napoletana, roccocò, mostacciuoli, sfogliate, zeppole e tutta la fantasia di forma e colori della miriade di dolci presenti nei banconi delle migliori pasticcerie della città! Partendo da quelle storiche, luoghi simbolo dell’arte pasticcera partenopea, fino ad arrivare ai nuovi laboratori, vi portiamo a spasso per la città alla scoperta delle migliori pasticcerie di Napoli.
Sono poche le città italiane dove i dolci sono così amati come dai napoletani. La pasticceria napoletana trova le sue radici nella fusione delle varie dominazioni: greci, romani, normanni, svevi, francesi, inglesi, spagnoli. Ognuna di queste culture ha contribuito ad incastrare un tassello nel mosaico della storia culinaria napoletana.
Gli struffoli sono il dolce di più antica memoria, risalente alla Palepoli greca, mentre le chiacchiere vennero descritte per la prima volta da Apicio, gastronomo dell’Antica Roma. Ma anche i babà, portato a Napoli dai francesi, e la serie di prelibatezze create nelle botteghe e nelle cucine dei conventi dal VII secolo in poi.
Il nostro tour parte da una delle pasticcerie storiche di Napoli e di conseguenza una delle più rinomate. Stiamo parlando della Pasticceria Scaturchio di Piazza San Domenico, in pieno centro storico. Oltre a tutte le specialità tipiche della tradizione pasticcera napoletana come babà, zeppole e sfogliatelle, molto probabilmente il fiore all’occhiello di Scaturchio è il suo Ministeriale: un medaglione di crema a l liquore ricoperto di cioccolato. Da provare anche la sua zeppola di San Giuseppe, con una crema favolosa da farvi leccare i baffi!
Una delle più antiche di Napoli e d’Italia è la Pasticceria Carraturo, arrivata alla quinta generazione di pasticcieri. Punto forte di questo laboratorio è il babà, che si presenterà ai vostri occhi semplice, alla creme o alla panna, nelle sue molteplici forme, ovvero lungo, tondo o a fontana. Ma la Pasticceria Carraturo attira molti clienti nel periodo natalizio con i suoi speciali roccocò dalla ricetta segreta. Qui potrete anche abbinare un dolce all’ottimo caffè. (Carraturo spedisce le sue confezioni in tutto il mondo).
Altro regno del babà sono la Pasticceria Capparelli e la Pasticceria Tizzano. La prima, Capparelli, è un piccolo e storico laboratorio dove assaporare il babà gigante, nelle versioni classiche, semplici, a quello con panna e fragole. Naturalmente anche in questa pasticceria potete perdervi nella scelta tra la miriade di dolci presenti. La seconda, Tizzano, propone anch’essa tutte le varianti del babà, con l’apoteosi finale di una torta ricoperta di mini babà!
Vi starete domandando dove assaporare la tanto famosa sfogliatella napoletana. Bene, la vera casa della sfogliatella napoletana è Pintauro, attività nata nel 1785 e situata al centro lungo Via Toledo, unica sede cittadina. Nacque come un’osteria ma nel 1818 in poi si trasformò in forno per le sfogliatelle, in quanto il titolare Pasquale Pintauro entrò in possesso della ricetta della santarosa, cugina maggiore delle sfogliatelle inventata in un convento di Conca dei Marini. Altro importante e storico forno delle sfogliatelle è quello dei Fratelli Attanasio, che dal 1930 portano avanti con passione l’Antico Forno delle Sfogliatelle Calde, una vera istituzione in città! Riccia o frolla è una scelta personale, ma noi vi consigliamo di assaggiarle entrambe. Di sfogliatella in sfogliatella, durante la vostra visita in città, potete fare un salto a La Sfogliatella Mary, piccolo chioschetto all’entrata della Galleria Umberto I. Una grande esposizione di dolci, tra cui spiccano le sfogliatelle e i babà in versione street food, ovvero da asporto.
Altra istituzione partenopea è la Pasticceria Bellavia. Sfogliate, babà, torta caprese e cassate, assaporando il connubio della pasticceria napoletana e siciliana. Curioso il babà gastronomico salato con salame napoletano, prosciutto cotto, parmigiano, pecorino romano e pepe. Ma tra tutti dovete provare il famoso “Panna al Caffè”, ovvero pan di spagna con panna al caffè, gocce di nugatine e bagnato al caffè! La Pasticceria Bellavia la troviamo in tre zone diverse della città.
Per gli amanti dei mignon consigliamo la Pasticceria Varriale, nella zona chic della città, dove vi perderete tra i tocchetti di caprese al limone, le mini sfogliatelle, i cestini di fragole e le cassatine. Per coloro che volessero provare un’ottima pastiera, citiamo il laboratorio di Pasquale Marigliano, situato all’interno di Eccellenze Campane in via Brin. Pasquale ha affinato la propria arte culinaria in Francia, prima di ritornare a Napoli e da Campione Italiano di Pasticceria (2003) trovare spazio nelle eccellenze gastronomiche partenopee.
La Pasticceria Moccia, invece, è famosa per la sua millefoglie e per la zeppola di San Giuseppe. Il primo è il dolce francese importato dai Borboni, fatto tre piani di pasta sfoglia intervallati da un’irresistibile crema pasticcera, mentre la seconda viene anche presentata in versione mignon e cotta rigorosamente al forno! Rimanendo in tema “zeppole” vi consigliamo di fare un salto anche al Tarallificio Leopoldo in Via Toledo, il più famoso tarallificio in città ma anche un tempio della zeppola! Zeppole di altri tempi le potete assaggiare anche alla Pasticceria Ranaldi. Certo, bisogna prima trovare il vicolo giusto nei Quartieri Spagnoli, ma vi basterà domandare in giro.