Conoscete le bellezze del Vulture? Il Vulture è un vulcano inattivo circondato da monti, boschi, foreste e territori lacustri. Qui si trova anche la Comunità Montana del Vulture con i suoi paesini da scoprire seguendo i vari itinerari turistici e eno-gastronomici.
Tante sono le bellezze del Vulture che un post non basterà di certo per raccontarvele tutte. Ma almeno proveremo a darvi qualche spunto. Quello del Monte Vulture in Basilicata è un territorio davvero ricco, caratterizzato da un paesaggio in prevalenza montuoso e verdeggiante, decorato da alcuni laghi.
Iniziamo proprio dal monte che dà il nome alla zona. Il Vulture è un grande vulcano spento situato nel potentino, a sud-est del bacino dell’Ofanto. Alto 1327 metri, accoglie nelle sue due caldere i due laghi di Monticchio, Monticchio Grande e Monticchio Piccolo, chiamati i Gemelli del Vulture. Il monte e i laghi sono circondati dalle foreste che un tempo furono territorio di caccia di Federico II. Nella fitta vegetazione di querce, castagni, pioppi e ontani trovarono anche rifugio numerosi briganti, tra cui il famigerato Carmine Donatelli, detto il Crocco. Da questo monte, percorrendo un’antica mulattiera che attraversa i suggestivi boschi, in due ore potrete raggiungere la Badia di San Michele a Monticchio Bagni.


Il Monte Vulture è raggiungibile con un’escursione di circa tre ore partendo dalla cittadina di Melfi. Melfi è un’importante città d’arte del sud Italia, dove troverete palazzi storici, come quello della Corte e del Vescovado, splendide fontane, mura turrite che la cingono tutta, ma soprattutto quello che è il più famoso dei Castelli federiciani, il Castello di Melfi, appunto.
Il Castello di Melfi rientra nell’itinerario dei Castelli federiciani. Situato su di una collina, là dove le strade per la Puglia e la Campania convergono, domina dall’alto l’intera cittadina. La sua struttura, che data al tempo di Guglielmo d’Altavilla, ha subito diverse modifiche. La prima sotto Federico II di Svevia, che lo rese sua residenza di caccia principale qui nel Vulture. E poi angioini e aragonesi diedero il loro tocco, finché l’edificio non passo nelle mani dei Doria per diventare, nel XVI secolo palazzo baronale. Oggi la cittadella ospita al piano terra il Museo Nazionale del Melfese. Un altro castello federiciano assolutamente da visitare è quello di Lagopesole.


Tra i paesini della Comunità Montana del Vulture c’è Ripacandida, che con la Pineta e il Bosco Grande dall’alto della sua rupe regna sull’intera area fino alla Valle dell’Ofanto.
Ultima notizia che potrebbe interessare gli amanti dell’enogastronomia: qui nella zona del Vulture si produce un eccezionale vino DOC, l’aglianico del Vulture.