Matera, nel cuore della Basilicata, è una piccola ma ricca realtà che conta circa 60.000 anime. Scorci affascinanti, chiese austere, panorami mozzafiato e borghi dal carattere tradizionale ne caratterizzano l’indiscutibile bellezza. Abbiamo scelto per voi i 10 luoghi che più suscitano interesse. Dai Sassi alla Cattedrale fino alle riserve naturali, vere e proprie oasi da dove poter ammirare l’intera città.
I Sassi
Testimonianza fondamentale di come l’uomo sia riuscito a modellare la natura senza causare danni irreparabili. Il Paesaggio Culturale rappresenta il centro storico della città. Gli antichi rioni sono caratterizzati da una fitta trama di chiese, vicoli e costruzioni che affondano le proprie radici direttamente nella terra.
La Cattedrale
Risalente al XIII secolo, la Cattedrale si erge sui resti della Chiesa di Sant’Eustachio. Arte barocca e stile romanico pugliese si intrecciano dall’esterno all’interno dell’intera costruzione. Tappe imprescindibili sono il Presepe di Pietra, realizzato nel 1534 da Altobello Persio, celebre sculture italiano, il sarcofago di San Giovanni a Matera, un affresco d’arte bizantina della Madonna della Bruna, protettrice della città a cui è intitolata la Cattedrale e un affresco del Giudizio Finale, scoperto grazie alle attività di restauro.
Le riserve naturali
Il Parco della Murgia Materana, il Colle Timmari, la Riserva Regionale San Giuliano sono le principali oasi protette e accessibili ai visitatori. Ritrovamenti di notevole valore storico si mischiano a rare specie di fauna e flora che ricreano un’atmosfera suggestiva e spettacolare.
Le chiese rupestri
Risalenti al Medioevo, questi luoghi di culto si possono ammirare sia sui precipizi che lungo l’altopiano murgico. Interamente scavate nel tufo, tipica roccia magmatica facilmente modellabile, basiliche, cripte ed eremi si trovano anche nel centro storico.
I luoghi del cinema
Il paesaggio brullo e roccioso da sempre si concede ottimamente a sceneggiature improntate sugli avvenimenti biblici. Gli scorci, in particolare, sono i luoghi preferiti in cui far sviluppare la vita di Gesù. Pier Paolo Pasolini, infatti, nel 1964 girò uno dei suoi lavori più importanti, il “Vangelo secondo Matteo”. Nel 1985 il regista australiano Bruce Beresford produsse qui il suo “King David” e in ultimo Mel Gibson nel 2004 diede vita a “La Passione di Cristo”.
Casagrotta
Tradizionali dimore dei materani, fatte sfollare con una legge speciale voluta da De Gasperi nel 1952 per farle restaurare negli anni ‘80, in cui si può respirare la quotidianità delle famiglie di Matera di un tempo. Alcune di queste sono ancora visitabili con l’arredamento autentico. Roccia calcarea e materiali di scavo sono alla base delle costruzioni che rendono tipiche e al contempo eterne le abitazioni dei Sassi.
Belvedere di Murgia Timone
Da questa località, che si trova a pochi chilometri dal centro di Matera, si può ammirare il panorama sorprendente del Sasso Caveoso. Lo sguardo si posa incredibile sui vasti siti archeologici, sulle chiese rupestri e i loro campanili, sul sistema primitivo di raccolta dell’acqua piovana e sul convento di Sant’Agostino. Uno spettacolo unico ed inimitabile che lascia a bocca aperta chi si appresta a visitare il Belvedere di Murgia Timone.
San Giovanni Battista
Conosciuta inizialmente come Santa Maria la Nova, la costruzione di questa chiesa è stata portata al termine nel 1223. Quasi 200 anni dopo fu abbandonata a causa delle numerose e improvvise irruzioni armate, facilitate dalla posizione infelice che la rendeva facile preda di delinquenti. Successivamente, nel 1695, fu riaperta e rinominata “San Giovanni Battista”. Nel 1926 l’abate Marcello Morelli ne volle rimuovere gli stucchi settecenteschi, riportando alla luce, in questo modo, i lavori medievali.
Matera sotterranea e il sistema di raccolta dell’acqua piovana
I sotterranei di Matera sono attraversati da un caratteristico acquedotto ricavato direttamente dalla roccia. Canalizzazioni e grandi cisterne d’acqua popolano il sottosuolo che parte dalla collina di De Montigny fino al centro storico. Il ritrovamento di reperti è all’ordine del giorno, come quando negli anni ’90 è stata scoperta una torre aragonese che faceva parte della città muraria. Avvolta nel mistero e nell’arcano, Matera Sotterranea riserva sorprese a chi s’avventura nei meandri di questo inestimabile tesoro.
Rione Casalnuovo
Questo antico rione è databile al 1400. Qui i profughi albanesi, assediati dai turchi, trovarono ospitalità e furono considerati dei veri e proprio martiri della religione cristiana. A livello architettonico le case sono molto semplici, essendo i nuclei famigliari di umili costumi. La prima strada carrabile, che sostituirà il canale, sarà costruita nel 1929.