Monte Arcosu è il regno del cervo sardo: una riserva del WWF attrezzata per passeggiate ed escursioni. Un’oasi di verde, a ovest di Cagliari, a qualche chilometro dal mare. È la più vasta foresta della Sardegna del sud, nel Sulcis-Iglesiente, in quella zona meglio nota come terra delle miniere. A circa venti chilometri da Cagliari c’è un mare di verde a poca distanza da quello blu, incantevole, delle coste.
La Riserva di Monte Arcosu è tutelata dal Wwf, conta circa 3.600 ettari di lecci, che si alternano alla vegetazione bassa di macchia mediterranea fatta di corbezzolo e lentisco. Le cime più alte superano i mille metri di altezza: punte Is Caravius (1116) e Maxia (1017); qui, tra l’ombra degli alberi, le alture e i precipizi vivono numerosi esemplari di cervo sardo, specie considerata a rischio estinzione.
E proprio per proteggere questo animale nel 1985 a Monte Arcosu è nata la riserva attrezzata. Nell’area, ora protetta, prima c’era una riserva di caccia di proprietà privata che, dopo la sua abolizione, era diventata la meta preferita dei bracconieri. Fino a quando negli anni ’80 il WWF decise di acquistare la tenuta: così è nata la riserva in cui si possono fare passeggiate ed escursioni, anche in giornata, lungo i percorsi segnalati, tra rocce granitiche e il verde cupo della vegetazione che fa da cornice ai ruscelli. In aria si possono avvistare gli uccelli (germani, falchi, nibbi, gheppi e aquile) e con un po’ di fortuna il vero ospite della riserva: il cervo sardo
A Monte Arcosu si arriva in auto da Capoterra, centro sulla costa, o dalla zona industriale di Macchiareddu, nell’hinterland cagliaritano. Tra i sentieri più seguiti, quello denominato A4, che costeggia rio Sa Canna: si cammina circa un’ora fino a Rocca Lada. Ma anche i “sentieri natura” Su Bacinu, Sa Rocca Lada, Genna Strinta e Marroccu.
I sentieri per il trekking, complessivamente, coprono una rete di 80 km, con lunghezza e durata di percorrenza diverse, come del resto la loro difficoltà. Ci sono i sentieri per gli amanti del trekking più esperti e per coloro che invece preferiscono un percorso semplice con la guida della riserva.


Numerose anche le sorgenti naturali, le più suggestive sono Su Suergiu, Su Tragu e Sa Canna; tra la vegetazione spontanea da notare le splendide orchidee selvatiche. Sul posto è attiva una cooperativa che fornisce vari servizi, tra cui le escursioni fotografiche e notturne e la possibilità di soggiornare in foresteria.