La Costa Viola è un lembo di Calabria racchiuso tra mare e montagne che si estende lungo la provincia di Reggio Calabria per 35 chilometri, toccando Palmi, Bagnara Calabra e Scilla. E’ un itinerario decisamente consigliato agli amanti di diving, trekking e barca. Il suo solo nome lascia già intuire quale emozionante spettacolo naturale attenda i visitatori.
La Calabria è un territorio ricco di itinerari balneari tra cui poter scegliere. Nemmeno un mesetto fa vi avevamo raccontato di uno di questi possibili percorsi, parlandovi della Riviera dei Cedri. Rimaniamo ancora sul litorale tirrenico e andiamo adesso a conoscere la Costa Viola. Viola è il colore che assume la linea costiera all’ora del tramonto, quando il suo profondo mare blu cobalto riflette tutt’intorno i colorati riflessi della luce del sole calante.
Il nostro viaggio in Calabria lungo la Costa Viola, tra lunghe scogliere e terrazzamenti coltivati a strapiombo sul mare, incomincia a Palmi. Piccolo gioiello naturale incastonato su Monte Sant’Elia, ai piedi dell’Aspromonte, Palmi vi accoglierà con il suo piccolo centro abitato a 228 metri di altezza, con la sua lunghissima Spiaggia di Le Tonnare e le sue sconfinate pareti rocciose che s’immergono in acque immediatamente profonde. Queste rocce cattureranno la vostra attenzione: scure e ricche di flora mediterranea in superficie, si colorano dell’arancio delle madrepore e del rosso dei boschi di gorgonie inabissandosi nel blu. Imperdibile dunque un’immersione in parete. Non mancano poi le grotte, emerse, sommerse e semisommerse.
Da Palmi ci spostiamo ora a Bagnara Calabra. Ma prima di lasciare Palmi, vi consiglio di buttare un occhio a quell’isolotto che va sotto il nome di “A Luvareddhra”, lo Scoglio dell’Ulivo e al suo albero d’ulivo piegato dal vento.
Bagnara Calabra ha tutte le bellezze della sua vicina – una lunga spiaggia, verdi scogliere, terrazzamenti – e in più un’antica tradizione marinara. Qui infatti, come anche a Scilla, da maggio a agosto si pratica la pesca del pesce spada. E’ un vero rito e prevede l’utilizzo delle passerelle, barche a motore attrezzate con un lungo pontile e alberi di oltre 30 metri con le loro coffe di vedetta. Da provare qui il delizioso zibibbo.
Navigando verso sud incontriamo Scilla con il suo favoloso retaggio mitologico. Pittoresca località marinara a picco sul mare, è dominata dal Castello Ruffo dell’antico borgo di Chianalea. Magnifiche sono le Secche di Scilla, imponenti cattedrali di pietra abitate dalla eccezionale fauna bentonica caratteristica dello Stretto di Messina. Diver, se cercate luoghi unici, questo è uno di quelli.
Ultima tappa del nostro tour lungo la Costa Viola è Reggio Calabria. Due le cose da non perdere: il “più bel chilometro d’Italia” di dannunziana memoria, ossia il lungomare reggino, e il miraggio della fata Morgana, quel curioso gioco ottico che vi darà l’impressione di avere la Sicilia e l’Etna a un passo dal vostro naso.