Manca solo una settimana a Pasqua e a uno dei suoi momenti clou: il rito, fortemente sentito qui in sud Italia, della crocifissione e morte di Cristo. I riti del Venerdì Santo in giro per la Campania sono tanti, ma ce ne sono alcuni che meritano la nostra attenzione un po’ più di altri. Sto parlando delle tradizioni pasquali di Procida, Forio d’Ischia, Sorrento e Minori.
Procida – La Processione dei Misteri


La Processione dei Misteri a Procida è forse l’evento più atteso del calendario pasquale campano, famoso dal nord al sud della penisola. Le sue origini sono davvero molto antiche e ci riportano alla fine del XVII secolo. Cosa accade? Accade che intorno alle 5 del mattino i giovani uomini di Procida, nei loro abiti di Confratelli dei Turchini, escono per le vie del borgo conducendo a spalla i Misteri, carri allegorici di fattura artigianale. Il percorso va da Terra Murata a Marina Grande. Un imperdibile spettacolo di grande suggestione.
Forio d’Ischia – La Processione del Calvario


Mentre a Procida il Venerdì Santo inizia di buon mattino, a Forio lo start è intorno alle 8 di sera. Quella della Processione del Calvario è una tradizione che è iniziata un ventennio fa. Cento giovani figuranti in abiti d’epoca fanno rivivere per le vie e le piazze del centro del comune del Torrione l’ultima cena, l’orto del Getsemani, la condanna davanti a Pilato, la Via Crucis con l’incontro con le pie donne, la crocifissione e la sepoltura. Di solito si parte da Piazzale Cristoforo Colombo per arrivare al bellissimo Piazzale del Soccorso.
Sorrento – La Processione Bianca
Gli scenografici riti della Pasqua di Sorrento cominciano il Venerdì Santo con La Processione Bianca o della Visita ai Sepolcri. Come a Procida, anche Sorrento in questo giorno si sveglia quando il cielo è ancora buio per dare avvio alle celebrazioni, che si concludono sul far dell’alba. La processione simboleggia il percorso di Maria alla ricerca di Gesù lungo le vie dell’antica città, in un continuo entrare e uscire dalle chiese, custodi dei vari Sepolcri. Ben cinquecento figuranti in un bianco saio conducono in marcia i Misteri della Passione e, dal XVIII secolo, la statua della Madonna Addolorata, illuminati da tante fiaccole.
Minori – La Processione dei Battenti
A Minori la Processione Penitenziale dei Battenti prende avvio addirittura un giorno prima, il Giovedì Santo, per trovare conclusione durante la giornata di Venerdì. I flagellanti, che il giovedì intonano per le vie del paese il “Ton e vascie”, riprendono il loro percorso di dolore all’alba del giorno dopo, questa volta cantando il “Ton e ‘ncoppe”. La rappresentazione si conclude la sera, alla fioca luce delle fiaccole che illuminano una Minori silente, con il corteo piangente il Cristo morto. Quello di Minori è un rito antichissimo divenuto Patrimonio Storico e Culturale della città e tutelato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.