Forio d’Ischia come Gerusalemme ai tempi di Gesù

Sono ben venticinque anni che Forio d’Ischia cambia aspetto per il Venerdì Santo: le luci si spengono, si abbassano le saracinesche e migliaia di persone, tra isolani e turisti, si ritrovano per partecipare all’ “Actus Tragicus“, ovvero una Via Crucis in costumi d’epoca.

I figuranti, che indossano i costumi disegnati e realizzati meravigliosamente da un noto artigiano foriano, attraversano in processione le strade del paese, partendo dal piazzale del Soccorso. Situata all’estremità di uno splendido piazzale, oggi dedicato a Giovanni Paolo II, è possibile visitare la particolarissima Chiesa del Soccorso. Venti scalini in piperno portano all’atrio, dove sono poste cinque croci. La sua singolarissima facciata, bianca e adornata, con la scala ricoperta di preziose maioliche del 700, raffiguranti santi e scene della Passione di Cristo.

La processione attraversa il centro di Forio, con i suoi palazzi nobiliari, le tipiche viuzze, le minuscole botteghe artigiane e le chiese ricche di storia e di arte. Ci si reca nelle vicinanze del porto dove avrà inizio la rappresentazione.

L’Actus Tragicus racconta le ultime ore di vita di Gesù partendo dal tradimento di Giuda passando per l’ultima cena e l’orto degli ulivi, ed è veramente particolare la ricostruzione scenica degli eventi!
via crucis forio via crucis forio ischia
La condanna a morte di Gesù avviene dopo una lunga Via Crucis per tutto il corso principale di Forio e culmina nella crocifissione sul piazzale del Soccorso.
via crucis
La Via Crucis, insieme alla Corsa dell’Angelo, è uno degli eventi con maggiore successo nel periodo pasquale fruibile dai turisti in vacanza sull’isola.

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