A Procida e Vivara tra domenica 15 e domenica 22 giugno si celebrano i 40 anni dell’Oasi di Vivara (1974-2014). Lo si fa con due giornate all’insegna della cultura e della passione per le cose belle: la natura delle isole flegree, la loro storia e archeologia, la geologia e la musica, la scrittura e la buona tavola. A promuoverle, l’Associazione Vivara ONLUS in collaborazione con altre entità associative. In attesa dell’evento del 22, vi raccontiamo il primo di questi due appuntamenti, svoltosi sopra Terra Murata.
La ricca mattinata di eventi di domenica scorsa, che ha visto l’Isola di Procida protagonista con la sua Vivara, ha avuto come location il Museo Multimediale TERRA, l’Abbazia di San Michele e la Chiesa di Santa Margherita: tre veri gioielli della creatività umana inseriti in un unico grande gioiello della natura campana.
Il primo appuntamento è stato una vera scoperta: il Museo TERRA, al piano terra del Palazzo della Cultura, dove troviamo le sedi distaccate di tre delle principali università partenopee. TERRA sta per Technology and Research for Archaeology. Per capire perché il Museo TERRA sia un gioiello della creatività basta varcarne la soglia. Noi siamo rimasti immediatamente colpiti dalla forte carica attrattiva e capacità comunicativa di quel luogo.
Suggestiva l’atmosfera, che ti rimanda subito a un mondo silenzioso, un universo fatto di terra e acqua. E infatti le sue sale raccontano la storia geologica e l’archeologia sottomarina di Procida e soprattutto di Vivara, ne narrano le vicissitudini e cosa la ricerca sta facendo per proteggere e custodire questo habitat così prezioso.
Riuscitissima è la collaborazione tra i giovani ricercatori della Facoltà di Archeologia e le vivaci menti della Facoltà di Comunicazione del Suor Orsola Benincasa, che insieme con il DiSTAR della Federico Secondo stanno elaborando modi sempre più interattivi, dunque attrattivi, per trasmettere all’utenza museale la voglia di scoprire il mondo. L’archeologia, anche quella subacquea, si fa dunque sempre più multimediale e le nuove tecnologie della comunicazione si mettono a totale disposizione degli studi del mondo sommerso lungo le più antiche rotte marittime del golfo. Una visita a questo spazio in cui la vostra immaginazione si sentirà libera di volare è quasi d’obbligo per chi dovesse trovarsi a passare per la quieta Isola di Graziella.
E a proposito di Graziella, ai piani superiori vi imbatterete nella magia del racconto d’amore di De La Fontaine e nella suggestione della terrazza più immaginifica di Procida, in buona compagnia degli amici dell’Associazione Museo Casa di Graziella.
La visita all’Abbazia di San Michele è un classico di ogni buon tour di Procida e per questa volta non ci soffermeremo su di lei. Ma state certi che, insieme con la sua preziosa biblioteca, è di un valore inestimabile.
Quello che è veramente degno di essere qui annotato, oltre all’affascinante viaggio esplorativo di TERRA, è senza dubbio il delicatissimo concerto del Quartetto d’Archi San Giovanni di Napoli. Tre violiniste e una violoncellista di gran classe ci hanno letteralmente cullato sulle note dell’Aria sulla IV Corda dalla Suite BWV 1068 di J.S. Bach, del Quartetto K156 di W.A. Mozart e del Palladio di K. Jenkins.
Le melodie e le musciste erano perfettamente in armonia con la cornice che le ha ospitate: la piccola ma colorata chiesa sconsacrata di Santa Margherita. Qui, dove di solito troviamo i pezzi della collezione dei Misteri procidani, domenica era allestita anche una mostra narrante sulle isole ospitanti. La kermesse è proseguita con un vivo dibattito sul tema “Vivara: 40 anni di Oasi” e la presentazione del libro di Alfredo Carrannante “A tavola tra mari e vulcani”, ricerca di bioarcheologia che copre 3500 anni di gastronomia campana.
L’evento del 15 giugno si è concluso ricordando il grande Giorgio Punzo, vera anima ispiratrice e massimo portavoce della difesa del prezioso patrimonio di Vivara, scrigno ineusauribile per la ricerca e importante polmone verde per gli abitanti delle isole.
Domenica 22 giugno saremo di nuovo a Procida per non perdere l’escursione all’Isolotto di Vivara e per ascoltare la performance di Valerio Virzo: Saxolutamente.